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Panzuto MPh. D. Student
Dipartimento CAPE

Stazione Zoologica Anton Dohrn
Villa Comunale
80121 Napoli - Italia

Tel.: +39 3312579402
E-mail: margheritasofia.panzuto(at)szn.it

Curriculum Vitae




Director of Studies
: Dr Sandra Hochscheid
Internal Supervisor: Dr Daniele Iudicone
Advisor: Fulvio Maffucci
External Supervisor: Dr Luis Cardona Pascual
Program: Open University, XXX cycle

Interessi di ricerca

La mia ricerca si focalizza sull’identificazione della distribuzione spaziale, della connessione degli habitat e delle risposte al cambiamento climatico delle tartarughe caretta. La tartaruga caretta è la specie di tartaruga marina più numerosa nel Mar Mediterraneo e negli ultimi decenni ha esteso le sue aree di nidificazione verso il Mediterraneo Occidentale. Il Parco Nazionale del Cilento, nel sud-ovest dell'Italia, ne rappresenta un chiaro esempio. Negli ultimi cinque anni, il Parco è diventato un fulcro delle attività di nidificazione di questa specie, con una densità di nidi che ha raggiunto una soglia di 3 nidi/km/anno. Questa colonizzazione di nuove aree è stata associata al cambiamento climatico, in particolare all'aumento delle temperature superficiali del mare. Le tartarughe marine sono animali ectotermi, con la determinazione del sesso dipendente dalla temperatura. Di conseguenza, i loro processi fisiologici e metabolici, nonché la vitalità e il sesso degli embrioni, dipendono dalle temperature esterne.
Per rispondere alle mie domande di ricerca, sia le tartarughe femmine adulte che le tartarughe neonate cresciute in un ambiente controllato e monitorato, presso il Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN), saranno dotati di tag satellitari e rilasciati nel mare. I tag satellitari forniranno informazioni sull'uso e sulla connettività dell'habitat, sui patterns di dispersione, sull'ecologia termica, e sulle capacità natatorie degli individui.
L'obiettivo finale è migliorare lo stato di conservazione della tartaruga caretta nel Mar Mediterraneo, identificando le aree rilevanti per questa specie. Ciò contribuirà a introdurre nuove aree marine protette e migliorare la gestione delle risorse naturali in queste aree.

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