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Getting Europe off cheaper Russian energy, once and for all, is just one of Europe's many challenges.

Combating the climate crisis and environmental pollution, and safeguarding public health and food security are some others. Science offers facts and evidence-based recommendations. Europe’s leading scientists work together in EASAC to provide independent, empirical, and future-oriented policy advice for European lawmakers. 

Discover EASAC's work and how it connects to Europe's biggest challenges on the brand new website for policy makers:

https://lnkd.in/e3KgDNXP 

 

EASAC

Venerdì scorso, 1° novembre 2024, il nostro collega Gabriele Procaccini è stato ufficialmente accolto nella comunità EMBO (European Molecular Biology Organization). L'adesione all'EMBO è un onore per tutta la vita e riconosce l'eccellenza della ricerca e i risultati eccezionali di uno studioso delle scienze della vita.

I membri sono coloro che guidano l'esecuzione dei programmi e delle attività EMBO, fanno parte del Consiglio (l'organo che guida l'organizzazione), selezionano i destinatari di borse di studio e sovvenzioni, e compongono i comitati editoriali consultivi: il braccio editoriale scientifico di EMBO. A loro spetta il compito di effettuare revisioni scientifiche e fungono da intervistatori nella selezione della prossima generazione di scienziati della vita che riceveranno finanziamenti dai programmi EMBO. Collettivamente, essi influenzano la direzione della scienza europea e rafforzano le comunità di ricerca.

I primi membri EMBO sono stati nominati nel 1964 e oggi, insieme ai membri-associati (non europei), sono circa 2100 e rappresentano l’eccellenza nella ricerca e nell’insegnamento.
Essi hanno dato un forte impulso all’evoluzione scientifica della nostra stazione, a partire dal Presidente Nino Salvatore e, a seguire, con i successori Roberto Di Lauro, Giorgio Bernardi, Chris Bowler e Roberto Bassi.

 

Procaccini EMBO

 

"Gabriele Procaccini è il secondo tra i ricercatori SZN ad essere ammesso nel gruppo dei ricercatori internazionali in biologia molecolare dopo Ina Arnone, eletta nel 2018.
Procaccini è uno dei pochissimi ricercatori in Ecologia ad aver raggiunto questo traguardo, il primo italiano.

Questo riconoscimento ha un profondo significato per le scienze naturali in quanto certifica come le due maggiori tradizioni e metodologie scientifiche che hanno guidato la ricerca ambientale abbiano ormai trovato una sintesi. Infatti, se chiedete a Gabriele quali siano le domande scientifiche che guidano la sua ricerca, vi dirà che sono quelle della ricerca ecologica. Eppure, per rispondere a queste domande, ha utilizzato metodi e concetti tipici delle scienze molecolari fino a raggiungere risultati di eccellenza.

C’è da augurarsi che la strada tracciata da Gabriele e Ina venga seguita da tanti altri ricercatori SZN in modo che le scienze molecolari e quelle dell’ambiente confluiscano in un unico mare: quello che tutti studiamo e vogliamo capire nei suoi meccanismi fondamentali e nei suoi fenomeni più manifesti che ci affascina e che vogliamo preservare. 

Il programma TARA ha tracciato la strada e TREC la sta allargando.

Per condurre le nostre ricerche abbiamo bisogno di risorse, che difficilmente ci arriveranno dal nostro ministero vigilante. Dobbiamo trovarcele sul mercato dei finanziamenti internazionali. Già facciamo molto.Tuttavia, ci sono ancora possibilità che non abbiamo sfruttato. Fra queste, ci sono i finanziamenti individuali ERC. Con questi progetti si può veramente mostrare la propria capacità di avere idee nuove, di porre domande originali che facciano avanzare le conoscenze nel campo dei nostri studi e poi di realizzarle acquisendo collaboratori e le strumentazioni necessarie.

Il prossimo passo nell’integrazione di SZN nel sistema di ricerca internazionale è la presentazione di progetti ERC. 

Tutti ci possono provare. Abbiamo avuto dei giganti della scienza al lavoro nei nostri laboratori: saliamo sulle loro spalle".

 

Roberto Bassi, Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn

 

Siamo lieti di annunciare che la PRIMA EDIZIONE della International Summer School on Microalgal Cell Factory-MICROFACTORY24, è alle porte!

Microfactory 2024

Dall'11 al 15 novembre la Stazione Zoologica ospiterà 20 speakers di fama internazionale provenienti dai mondi accademici ed industriali per illustrare le nuove frontiere delle microalghe marine come biofabbriche di prodotti utili all'uomo!

 

Il programma definitivo è online e scaricabile attraverso QR code:

MICROFACTORY24 program

 

The FAIR-EASE EOSC project in collaboration with the University of Naples Federico II and the Stazione Zoologica Anton Dohrn are pleased to announce an Open Day on Open Science to bring together policy makers, scientists and stakeholders on hot topics related to Earth Systems management and Environmental Sciences.

The event organization, coordinated by Dr Alessandro Rizzo (CNRS, France) and Maria Luisa Chiusano (Dept. of Agraria, University Federico II and associated scientist of the Dept. RIMAR of the Stazione Zoologica Anton Dohrn), will offer an overview of the latest actions and opportunities from Open Science (morning session), as well as technological and methodological advancements on Oceans, Soil, Volcanoes, and on Biodiversity observations from the FAIR EASE project (afternoon session), to set the scene for Open discussions with main actors to face big environmental challenges and meet a sustainable development.

The full-day event will take place at the main building of the Stazione Zoologica, Villa Comunale, Naples, Italy.

 

 

open day

open day 2

E' possibile presentare la propria candidatura entro e non oltre le ore 12:00 del 7 ottobre 2024.

Si ricorda che per l'elezione del rappresentante dei dottorandi e dei post doc/assegnisti l'elettorato attivo e passivo è costituito da tutti i dottorandi, i borsisti di ricerca, e post doc/assegnisti dell'Ente.

La votazione si svolgerà in modalità telematica dalle ore 08:00 alle ore 19:00 del 24/10/2024 e i relativi scrutini saranno completati entro il 25/10/2024.

Avviso per Elezione componente del Consiglio dei Dipartimenti

Decreto indizione elezioni membri_CdD e nomina Comitato elettorale

 

Alla scoperta dell’Acquario di Napoli accompagnati dalla voce di Antonello Cossia, che legge brani tratti da ‘Ventimila leghe sotto I mari’, il romanzo visionario che Jules Verne scrisse nel 1870 e che racconta l’avventuroso viaggio del sottomarino Nautilus nelle profondità degli oceani. A seguire, Fabio Trincardi (Sealaska, ex Direttore Dipartimento Scienze del Sistema Terra del CNR) ci illustrerà le sfide tecnologiche che l’uomo ha affrontato per poter esplorare le profondità marine.

Partecipazione gratuita previa registrazione.

Per prenotarsi è necessario inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando il nominativo dei partecipanti.

 

ABISSI SZN ADA light

Pubblicato su bioRxiv lo studio di Fritz Lipmann Institute on Aging di Jena, la Scuola Normale Superiore, l’Istituto di Biofisica del CNR e l’Università di Copenhagen, con il contributo della Stazione Zoologica Anton Dohrn

Un team internazionale di scienziati ha mappato per la prima volta il genoma dell’animale vertebrato più longevo del mondo, lo squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus), che ha una aspettativa di vita record: ben 400 anni. La duplicazione di geni preposti alla riparazione del DNA può aver avuto un ruolo nell’evoluzione della sua eccezionale longevità. E’ quanto emerge dallo studio pubblicato su bioRxiv e coordinato da Fritz Lipmann Institute on Aging di Jena, la Scuola Normale Superiore, l’Istituto di Biofisica del CNR e l’Università di Copenhagen, con il contributo della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

La mappatura del genoma, in particolare, consente di comprendere la sequenza e la posizione dei geni sulla catena del DNA ed è essenziale per avere informazioni dettagliate su quali meccanismi permettono ad un organismo di sopravvivere, svilupparsi e riprodursi.

Identificare l’intera sequenza del genoma dello squalo della Groenlandia, che abita le profondità dell’Atlantico settentrionale e dell’Oceano Artico, rappresenta quindi una opportunità privilegiata per comprendere i segreti che permettono la sua eccezionale longevità. Solo pochi animali complessi vivono più a lungo dell’uomo. Esempi sorprendenti sono le tartarughe giganti, come Jonathan, un esemplare di 191 anni che attualmente risiede a Sant’Elena. Record che però impallidisce rispetto a quello dello squalo della Groenlandia. Il suo codice genetico, infatti, è lungo il doppio di quello di un essere umano ed è una delle più grandi sequenze di genoma animale studiata fino a oggi, con i suoi 6,5 miliardi di paia di basi (il record è il pesce polmonato, con 35 miliardi di paia di basi).

«L’enorme dimensione del genoma dello squalo della Groenlandia è dovuta principalmente alla presenza di elementi ripetitivi e spesso autoreplicanti», spiega il professor Alessandro Cellerino, neurobiologo del FLI e del Laboratorio di Biologia della SNS. «Tali elementi trasponibili, a volte chiamati geni saltatori o geni egoisti e spesso considerati parassiti genomici, rappresentano oltre il 70% del genoma di questo animale. Un elevato contenuto di ripetizioni è spesso considerato dannoso poiché i geni che saltano possono danneggiare il DNA e corrompere la sequenza del genoma. Nel caso dello squalo della Groenlandia, invece, ciò non sembra accadere».

Al contrario, Cellerino e suoi colleghi, tra cui Arne Sahm del FLI, primo autore dello studio, sospettano che l’espansione degli elementi trasponibili possa aver addirittura contribuito all’estrema longevità dello squalo della Groenlandia. Molti geni duplicati sono coinvolti infatti nella riparazione dei danni al DNA. «In ciascuna delle nostre cellule, il DNA subisce danni migliaia di volte ogni giorno e meccanismi molecolari specializzati lo riparano costantemente. Una scoperta notevole degli studi genomici comparativi è che le specie di mammiferi longeve sono eccezionalmente efficienti nel riparare il loro DNA – spiega ancora Cellerino. - I risultati sul genoma dello squalo della Groenlandia sembrano indicare che l’espansione degli elementi trasponibili possa aver addirittura contribuito alla sua estrema longevità in quanto alcuni di questi elementi nella loro duplicazione hanno “rapito” geni per la riparazione del DNA che quindi sono stati anch’essi duplicati».

Il team ha anche scoperto un’alterazione specifica nella proteina p53, nota anche come “guardiana del genoma”. Questa proteina è molto studiata in quanto agisce come un centro di controllo che coordina la risposta ai danni al DNA negli esseri umani e in molte altre specie. «Questa proteina è mutata in circa la metà di tutti i tumori umani ed è il più importante meccanismo di soppressione dei tumori che conosciamo. Pertanto, è un gene essenziale per la longevità», afferma Steve Hoffmann, biologo del FLI di Jena, in Germania. «Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere se e come i cambiamenti osservati nelle sequenze di questi geni critici favoriscano la loro funzione protettiva contribuendo all’eccezionale longevità di questi animali».

«Una specie sorella dello squalo della Groenlandia vive nelle profondità del Mediterraneo. Questo ci consente di realizzare un’analisi comparativa del genoma e della neuroanatomia delle due specie per comprendere come lo squalo della Groenlandia sia esente da patologie neurodegenerative età-dipendenti» - aggiunge Eva Terzibasi Tozzini, Ricercatore presso il Dipartimento BEOM della Stazione Zoologica Anton Dohrn, specializzata in neurobiologia degli organismi marini.

I risultati dello studio e la sequenza del genoma sono da oggi accessibili a tutti grazie alla pubblicazione su bioRxiv:
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2024.09.09.611499v1.full.pdf un archivio disciplinare dedicato alla condivisione tempestiva di dati e risultati della ricerca prima della pubblicazione in rivista peer reviewed.

In questo caso, la sequenza del genoma e le corrispondenti risorse web fornite dal team di ricerca consentiranno ai ricercatori di tutto il mondo di analizzare la sequenza dei geni di loro interesse nel genoma dello squalo della Groenlandia.
Lo studio è stato in parte finanziato dal MUR nell’ambito dei progetti di ricerca di interesse nazionale: PRIN 2022 “SHARKAGE”. 

 

genoma squalo

Dal 12 settembre al 12 novembre 2024, l’ex polo siderurgico di Bagnoli si trasformerà in un museo a cielo aperto grazie alla mostra “Lighting Flowers Bagnoli” di Franz Cerami e all’intervento di arte pubblica che illuminerà otto strutture industriali dismesse, utilizzando graffiti digitali e videomapping.

L’iniziativa, promossa dal Commissario Straordinario Gaetano Manfredi, in collaborazione con Invitalia Spa, segna l’inizio del processo di rigenerazione urbana di un’area che rappresenta una parte significativa della storia industriale napoletana. Tra i siti illuminati nel corso della mostra, protagonista sarà la futura Marine Farm and Factory, un progetto coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, in collaborazione con il Dipartimento MARE dell’Università di Napoli Federico II ed il Dipartimento DEB dell’Università degli Studi della Tuscia, che vedrà la nascita di una struttura all’avanguardia, con infrastrutture da destinare alla ricerca ed alla didattica e che punta a diventare un polo di eccellenza a livello europeo nell’ambito della biologia marina.

L’inaugurazione – evento ad invito – si terrà alle ore 20.00 di giovedì 12 settembre. Dal 13 settembre al 12 novembre la mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni tranne il lunedì dalle 20.00 alle 24.00. Prevista una visita alle installazioni, ogni giovedì, venerdì e sabato, previa prenotazione del biglietto che può essere effettuata gratuitamente collegandosi al sito www.lightingflowers.com.

I visitatori saranno accompagnati da City Sightseeing Napoli.

"Nel cuore del vecchio polo siderurgico di Bagnoli è in corso di realizzazione la Marine Farm & Factory, un progetto ambizioso che rappresenta un importante passo avanti per la ricerca marina a livello europeo” racconta l’ing. Massimo Cavaliere, Direttore Generale della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Questo polo di eccellenza non solo promuoverà lo studio e la conservazione degli habitat e delle specie marino-costiere, ma costituirà anche un luogo di incontro tra scienza, educazione e società civile. Si tratterà di una struttura aperta al pubblico per mostrare che cosa significa fare sostenibilità, allevamento di organismi marini, attività di ricerca e divulgazione. Questo centro rappresenterà, quindi, una risorsa preziosa non solo per i ricercatori, ma anche per studenti e cittadini che vogliano avvicinarsi e contribuire attivamente alla conservazione ambientale."

 

flowers bagnoli

The PhD project will be conducted in collaboration between Università degli Studi di Ferrara and Stazione Zoologica Anton Dohrn.

We invite applications for a PhD student to work with Dr. Salvatore D’Aniello (Stazione Zoologica Anton Dohrn of Napoli) and Prof.Cristiano Bertolucci (University of Ferrara) on “The circadian clock in the deep-sea fish”. The student will have the opportunity to spend 6 months in secondment in Nick Foulkes lab at the Karlsruhe Institute of Technology (Germany).

To apply, please follow this link and the guidelines therein.

For more information, please contact us at Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. and Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

The application deadline is September 2nd, 2024, 12.00 CET

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