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Sei qui: HomeServiziMesocosmi e facilities per la ricerca in ambiente marino

Brunet MesocosmiTra il parco di strumentazioni oceanografiche, la SZN dispone di un set di mesocosmi pelagici realizzati ad-hoc per esperimenti in situ controllati in acque costiere. Questi mesocosmi, di numero 6, hanno una capacita di circa 100 m3, con una profondità di 15 metri. Sono muniti di un sistema di campionamento a tre profondità, 0.2, 5 e 10 metri, e di sensori di temperatura e luce alle stesse profondità.

Questi sistemi permettono di realizzare esperimenti a mare per un periodo breve (< 1 mese) in periodo e zone protette da mare mosso o onde forti che potrebbero distruggere l’installazione.

I mesocosmi sono sistemi sperimentali che permettono di svolgere studi in situ sull’ecosistema pelagico, a scala intermedia tra i microcosmi setati in laboratorio e la complessità del mondo reale.

Mesocosmi installati a mareQueste strutture al momento dell’installazione in natura racchiudono la massa d’acqua presente, che quindi conserva tutte le proprietà dell’ecosistema. Non ci sono scambi con l’esterno, evitando avvezione ed influssi orizzontali e verticali.

I vantaggi degli studi con tali sistemi sono:

  • Permette di studiare la risposta (nel tempo) dell’ecosistema ad una modifica ambientale indotta.
  • Permette un disegno di campionamento complesso e ottimale per la comprensione del funzionamento degli ecosistemi pelagici costieri.
  • Permette di investigare l’ecosistema o una parte dei suoi componenti in condizioni ambientali realistiche.
  • Permette di investigare quasi tutta la rete trofica contemporaneamente.
  • Consente lo studio delle interazioni in rete trofica.
  • Consente lo studio delle interazioni tra i componenti e/o gruppi funzionali.
  • Consente lo studio del flusso di materia all’interno dell’ecosistema e quindi di parametrizzare.
  • Consente di compiere studi con replicati.

Mesocosmi installati a mare: il gruppo di tre mesocosmi con procedura di campionamento (foto di C. Brunet, durante l'esperimento 2010 "DUNE").

Vista sottacqua dei mesocosmi (foto di D. Luquet, durante l'esperimento 2010 "DUNE")

Vista della struttura formando la parte superiore di un mesocosmo

Vista della struttura formando la parte superiore di un mesocosmo con il sacco all’intorno ed il tetto protettivo

Mappa dell’installazione a mare di un gruppo di tre mesocosmi

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