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Management of bioinvasions in the Mediterranean Sea - the way forward

Ischia (Naples, Italy) 4-5 May 2016

Locandina

Scheda di registrazione

Nel fascino dei vecchi strumenti di ottica e fotografia dei laboratori della Stazione Zoologica e nelle fotografie di Ivana Boris

Esposizione aperta dall'11 febbraio al 31 marzo 2016

Nel Foyer della Stazione Zoologica Anton Dohrn l’esposizione a cura del MAB (Museo, Archivio Storico, Biblioteca) propone un percorso di riflessione articolato in cinque tematiche, che rappresentano alcune tappe fondamentali nell’evoluzione del rapporto dell’uomo con l’immagine: il visibile, l’invisibile, il materiale, il movimento, il digitale.
L'esposizione é impreziosita dalle fotografie di Ivana Boris che, con la serie: "Il battito del tempo", ha rappresentato la magia e il movimento della natura aprendo, nell’incontro tra arte e scienza, un’inedita collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn.

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Locandina

Il MAB

Collaborazioni esterne

Ivana Boris

Gabriele Procaccini ha collaborato con un consorzio internazionale per la decodifica del genoma della Zostera Marina: dagli studi le risposte per contrastare l’erosione marina e intrappolare l’anidride carbonica

Per saperne di più

L'impatto dei cambiamenti climatici sulle città. Cosa fare dopo la Conferenza di Parigi

Giovedì 4 febbraio - ore 16.00

Maschio Angioino - Antisala dei Baroni

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L’Università degli Studi di Napoli Federico II, in partnership con il Gruppo Zegna, preseleziona propri laureandi/neolaureati interessati a candidarsi all’iniziativa “Ermenegildo Zegna Founder’s Scholarship”

Il Gruppo Zegna mette a disposizione borse di studio per un importo fino a 50.000€ annui per consentire a un numero ristretto di italiani eccezionalmente promettenti all’inizio della loro carriera di intraprendere un percorso di ricerca o specializzazione post-laurea all’estero.

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La sfida per il futuro di noi tutti dopo la COP21 sul clima e l'Agenda 2030 ONU per la sostenibilità.

12 Febbraio 2016 - ore 10.30

Sala Capitolare
Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva
Senato della Repubblica - P.zza della Minerva 38

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Alici
Alle radici della cultura mediterranea, quale futuro?

Stazione Zoologica Anton Dohrn, Sala Conferenze
26 gennaio 2016, ore 17.00

La storia dell’uomo è intimamente legata alla modalità di procurarsi il cibo. L’uomo è stato cacciatore e raccoglitore fino all’inizio del Neolitico, circa 10mila anni fa, momento in cui ha cominciato a sviluppare l’allevamento e l’agricoltura, riducendo enormemente la varietà della propria dieta. Nell’uomo contemporaneo, l’unico residuo di cibo “selvatico” è quello che deriva dall’attività della pesca.  Una popolazione mondiale di circa 7 miliardi consuma un totale di 136 milioni di tonnellate di risorse ittiche, di cui 80 milioni sono derivati direttamente dal prelievo di cibo selvatico. Il consumo pro-capite è circa raddoppiato negli ultimi 30 anni. E’ facilmente comprensibile come un andamento di questo tipo non sia sostenibile ancora a lungo da parte dei sistemi naturali, e come gli stock ittici delle specie più consumate si stiano rapidamente depauperando.

Una delle specie più comuni nei nostri mercati è l’alice (o acciuga), ritenuta un tempo risorsa inesauribile e pescata dall’uomo, insieme ad altri pesci simili (piccoli pelagici), in qualunque parte del mondo. La pesca dei piccolo pelagici è legata in molte zone alla storia dello sviluppo delle comunità umane lungo la linea costiera e si è evoluta enormemente con l’evoluzione della tecnologia. Enormi stock di queste specie sono stati sfruttati in tutto il mondo, al punto da essere ora del tutto esauriti. Si guardi ad esempio alla pesca della sardina della Cannery Row di Monterey, resa famosa dai romanzi di John Steinbeck. Gli edifici delle compagnie conserviere che si erano sviluppate agli inizi del ‘900 sono ora vuoti contenitori di negozi per turisti a causa del completo esaurimento degli stock di questo pesce.

Ci troviamo quindi a dover proteggere delle specie selvatiche che sono al tempo stesso un nutrimento quotidiano presente nella dieta dell’uomo da migliaia di anni. La crescita esponenziale della popolazione, forse per la prima volta ci pone davanti a questo problema. Quali strumenti abbiamo per affrontarlo? Strumenti scientifici, economici ma forse principalmente culturali.

Questa sera parleremo di alici, e ne parleremo dal punto di vista storico/culturale, da un punto di vista economico/gestionale e da un punto di vista scientifico focalizzando su aspetti avanzati della ricerca moderna.

Interveranno: Franco Andaloro, Massimo Spagnolo, Gabriele Procaccini, Gilles Pappalardo

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Nel 1872 la decisione di Anton Dohrn di edificare a Napoli un Istituto dedicato allo studio della biologia marina, la Stazione Zoologica, era basata su un lungimirante progetto: quello di offrire agli scienziati di vari paesi un luogo di confronto, un
«congresso scientifico permanente» per tutta la comunità internazionale degli studi biologici. Un luogo anche di incontro e interazione di una scienza, ormai moderna, con Napoli, città colta e vivace. Non solo l’Acquario, con il quale attrarre e rendere fruibile al vasto pubblico di napoletani e viaggiatori la vita degli animali marini, che nella Stazione era studiata con le più avanzate metodologie di ricerca, ma lo stesso edificio della Stazione, costruito sul modello dei nuovi musei nazionali e delle grandi esposizioni, veicolava il nuovo slancio di una scienza capace coinvolgere il pubblico "laico" ai propri segreti e sollecitarne le curiosità.
Oggi, nel 2015, in Europa. Per molti aspetti, la scienza contemporanea è meno "friendly", a volte sembra lontana e ostile: OGM, ingegneria genetica, nucleare, nanoparticelle, ecologia. L’impatto con la società, con il nostro quotidiano, con l’alimentazione, la malattia, la riproduzione è oggi forte ed evidente. L’urgenza di una interazione profonda tra operatori della scienza e una società anche lei in rapida evoluzione è sempre più sentita. Nella costruzione di uno Spazio Comune Europeo della ricerca, un forte investimento è stato fatto per stimolare la costruzione di una "scienza" nuova, integrata con la società, attenta alle richieste di conoscenza e alla formazione di una cittadinanza consapevole.

Modera: Maurizio Menicucci

Interveranno: Guglielmo Pepe, Vincenzo Saggiomo, Bernardino Fantini, Annunziata Berrino, Roberto Di Lauro

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