Primo Ricercatore
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Interessi di ricerca
I tunicati marini, come la Ciona intestinalis, sono evolutivamente significativi in quanto durante lo stadio larvale presentano il piano corporeo dei cordati estremamente semplificato. Questa semplicità cellulare, unita a un genoma non duplicato e a una serie di strumenti computazionali, tecniche e risorse genomiche, rende la Ciona un sistema modello strumentale per analizzare, alla risoluzione di singola cellula, programmi di sviluppo tipici dei cordati. Uno di questi processi riguarda lo sviluppo dell’occhio, un organo molto complesso che mostra omologie molecolari e funzionali con il semplice ocello di Ciona, composto da una cellula pigmentata e circa 30 cellule fotorecettrici. I nostri studi sono volti alla identificazione di nuove molecole coinvolte nella specificazione precoce delle cellule fotorecettrici, mediante interferenza mirata con marcatori di questo tipo cellulare e un approccio di trascrittomica differenziale.
Oltre ad essere un organismo chiave per studi di evo-devo, la Ciona adulta, essendo un animale filtratore, è esposta a composti tossici che si accumulano nell’organismo, rappresentando dunque una importante sentinella per monitorare l’ambiente marino, mentre lo stadio larvale risulta molto utile per testare l’effetto di fattori di stress ambientali sullo sviluppo embrionale. Nel nostro gruppo utilizziamo la Ciona per studiare la risposta biologica di un organismo marino agli effetti della 2-trans-4-trans-decadienal (DD), un composto tossico prodotto dalle diatomee. Lo scopo è di collezionare importanti informazioni sul meccanismo di azione di queste sostanze tossiche e aprire la strada all’identificazione di marcatori generali correlati all’esposizione ad agenti inquinanti.